- Domenica, 23 Settembre 2018
- Categoria: Disturbi specifici di apprendimento
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La dislessia è disturbo specifico della lettura che si manifesta con una difficoltà nella decodifica del testo
Quanti di voi vi siete chiesti:
“Perché mio figlio non sa leggere”? - Perché scrive così male? Perché non sa le tabelline?
Forse il suo problema è la dislessia.
La dislessia è disturbo specifico della lettura che si manifesta con una difficoltà nella decodifica del testo
La dislessia si caratterizza dal fatto che gli errori commessi non sono riconducibili a deficit di vista o udito, a scarsa intelligenza, a disturbi della personalità, a scarso adattamento oppure a scarsa motivazione. La dislessia è un disturbo caratterizzato da un deficit nell’accuratezza e/o nella velocità di lettura, che rende la lettura stessa nel complesso poco fluente.
Il ragazzo con dislessia si concentra particolarmente sulla decodifica del testo stancandosi rapidamente, commettendo errori, rimanendo indietro e di conseguenza esponendosi a una non comprensione completa del significato del testo e non imparando adeguatamente se non ha a disposizione un tempo adeguato o strumenti compensativi idonei.
Frequentemente il ragazzo con dislessia evolutiva non riesce a imparare alcune informazioni in sequenza come ad esempio le lettere dell’alfabeto, i mesi dell’anno o i giorni della settimana. Talvolta può confondersi riguardo ai rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra; ieri/domani; mesi e giorni); può avere difficoltà a esprimere verbalmente ciò che pensa.
Una dislessia viene definita fonologica quando il sintomo predominante è la difficoltà nel processo di conversione/associazione di uno o più grafemi.
Confusione di segni diversamente orientati nello Spazio |
La “p” e la “b”; la “d” e la “q”; la “u” e la “n”; la “a” e la “e”; la “b” e la “d”. |
Confusione di segni che si differenziano per piccoli particolari |
La “m” con la “n”; la “c” con la “e”; la “f” con la “t”.
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Confusione nel discriminare segni alfabetici che corrispondono a suoni che si assomigliano |
La “f” con la “v”; la “t” con la “d”; la “p” con la “b”; la “c” con la “g”; la “l” con la “r”; la “m” con la “n”; la “s” con la “z”. |
Omissioni di grafemi e di sillabe |
“porta” con “pota”; “fuoco” con “foco”; “campo” con “capo”. |
Inversioni di sillabe |
“li” al posto di “il”; “la” al posto di “al”; “ni” al posto di “in”. |
Inversioni della parola |
“introno” per “intorno” oppure “talovo” al posto di “tavolo”. |
Aggiunte e ripetizioni |
“tavovolo” al posto di “tavolo”. |
Una dislessia viene definita fonologica quando il sintomo predominante è la difficoltà nell’accesso e nel recupero della forma ortografica e fonologica della parola dal lessico mentale.
Separazioni illegali |
“in sieme” per “insieme”; “in dietro” per “indietro” |
Fusioni illegali |
“lacqua” per “l’acqua”; “nonè” per “non è” |
Scambio di grafemi omofoni (non omografi) |
“quore” per “cuore”; “squola” per “scuola”; “cuaderno” per “quaderno” |
Omissione o aggiunta del grafema “h” |
“a” per “ha”; “sciena” “schiena” |