Se un bambino presenta alcuni di questi indicatori è consigliabile fare un’indagine più approfondita.

Possibili fattori di rischio dei DSA (3-5 anni)

  • Con riferimento allo sviluppo del linguaggio, le prime parole vengono prodotte oltre i 18 mesi di vita e/o le prime frasi, di 2-3 elementi, oltre i 30 mesi.
  • Dai 3 anni, pronuncia male parole lunghe e/o formula frasi molto brevi e/o non corrette quando parla.
  • Sostituisce alcuni suoni nelle parole, in modo che quando parla il suo linguaggio risulta poco comprensibile a persone che non sono familiari.
  • Ha difficoltà nel riconoscere i suoni che compongono una parola e li può confondere.
  • Ha difficoltà nel dividere la parola in sillabe (analisi sillabica) e/o nel ricostruire la parola intera dalle sillabe (sintesi sillabica).
  • Può equivocare ciò che sente.
  • Utilizza parole non adeguate al contesto o le sostituisce.
  • Tende a non ricordare le elencazioni (nomi, cose, numeri, ecc.) specie se in sequenza.
  • Ha difficoltà nel riconoscere e/o imparare rime o parole con assonanze.
  • Ha difficoltà a mantenere il ritmo.
  • Ha difficoltà nel ricordare il nome appropriato degli oggetti.
  • È lento ad ampliare il vocabolario.
  • Ha difficoltà nell’apprendimento dei numeri, dei giorni della settimana, dei colori e delle forme.
  • Ha difficoltà nell’imparare a scrivere il proprio nome.
  • Ha difficoltà nel seguire più indicazioni insieme e routine.
  • Ha difficoltà con i compiti che implicano abilità motorie (allacciarsi le scarpe, ritagliare, infilare perline, ecc.).
  • Può apparire poco coordinato e goffo nei movimenti quando gioca o è impegnato in attività sportive (es. prendere una palla al volo).

 

Possibili fattori di rischio dei DSA (5-7 anni)

  • È lento nell’apprendere e nello stabilizzare la corrispondenza tra le lettere ed i suoni.
  • Ha difficoltà nel separare la parola in suoni (analisi fonemica) ed a ricostruire la parola dai suoni (sintesi fonemica).
  • Le capacità di lettura e di scrittura risultano inferiori alla vivacità intellettiva.
  • Ha un’intelligenza vivace e pronta ma il suo rendimento scolastico è basso, specie nelle prove scritte.
  • Apprende rapidamente attraverso l’osservazione, la dimostrazione, la sperimentazione e gli aiuti visivi.
  • Può pronunciare male parole lunghe.
  • Ha difficoltà nel leggere singole parole isolate.
  • Esita nel leggere una parola fluentemente, specialmente se è nuova.
  • Fa confusione anche nel riconoscere parole corte.
  • Quando scrive dimentica delle lettere nelle parole e/o le mette nell’ordine sbagliato.
  • La lettura è lenta, priva di espressività e poco fluente (lettura ad alta voce faticosa e stentata).
  • Ha più difficoltà con le preposizioni (di, per, in, su) che con le parole di contenuto (giallo, correre, nuvole).
  • Tende a non ricordare le elencazioni (nomi, cose, numeri, ecc.) specie se in sequenza.
  • Ha difficoltà nel verbalizzare i suoi pensieri.
  • La comprensione in lettura potrebbe essere compromessa per via della poca accuratezza, velocità e scorrevolezza di lettura.
  • La comprensione di un testo in lettura può essere migliore della lettura di singole parole.
  • La comprensione è migliore quando ascolta qualcuno che legge rispetto a quando legge lui.
  • Ha difficoltà nel pianificare e organizzare. □ Ha difficoltà a leggere l’ora in un orologio con le lancette.
  • Durante la lettura si lamenta di provare sensazioni di movimento o di vedere le parole in movimento o distorte.
  • Sembra avere problemi visivi che i test standard non rilevano.
  • Può avere difficoltà con i compiti che implicano abilità motorie.
  • Ha difficoltà nell’allacciarsi le scarpe, annodare, vestirsi.
  • Ha difficoltà a copiare o a riassumere correttamente.
  • Impugna biro e matita in maniera goffa.
  • La scrittura è talvolta illeggibile.
  • Può non essere in grado di leggere la propria scrittura.
  • Ha difficoltà nell’indicare la destra e la sinistra, l’ordine dei giorni della settimana, dei mesi, ecc.
  • Conta esclusivamente sulle sue dita.
  • Può essere capace di elencare i numeri ma ha difficoltà a contare gli oggetti.

Possibili fattori di rischio dei DSA (7-12 anni)

  • Le capacità di lettura e di scrittura risultano inferiori alla vivacità intellettiva.
  • Continua a confondere la sequenza delle lettere all’interno delle parole.
  • Nella lettura la poca accuratezza, velocità e scorrevolezza pregiudicano la comprensione.
  • L’ortografia è inappropriata all’età (es. legge o scrive in modo differente la stessa parola proposta più volte nello stesso testo; omette, inverte, sostituisce delle lettere).
  • Nella scrittura spontanea usa un lessico limitato.
  • Non può utilizzare i propri appunti per studiare.
  • Cerca delle scuse per non leggere.
  • Ha difficoltà linguistiche in ambito matematico (es. quando legge i problemi confonde i numeri e i simboli).
  • Ha una difficoltà o impossibilità di apprendere le tabelline.
  • Confonde la destra e la sinistra.
  • Racconta i fatti con pochi particolari e in tempi lunghi.
  • Ha difficoltà nel linguaggio non lineare o figurato (proverbi, modi di dire).
  • Non prende o non trascrive i compiti per casa.
  • Ha difficoltà a ricordare che giorno o che mese è.
  • Ha difficoltà ad organizzarsi nell’uso del diario scolastico.
  • Ha difficoltà a ricordare il proprio numero di telefono e/o il proprio compleanno.
  • Può avere limitate competenze nel pianificare e organizzare le attività.
  • Ha una difficoltosa gestione del tempo.
  • Può avere poco senso dell’orientamento.
  • Ha poca autostima e sicurezza di sé.
  • Può avere difficoltà nei rapporti sociali con i compagni e/o gli insegnanti.

Possibili fattori di rischio dei DSA (oltre 12 anni)

  • Continua a leggere lentamente, in maniera poco fluente e con errori.
  • Ha un bagaglio culturale limitato, per via della difficoltà di lettura.
  • Continua ad avere difficoltà nello spelling.
  • Scrive a mano lentamente, con difficoltà ed il risultato è poco leggibile o illeggibile.
  • Ha migliori competenze orali che scritte.
  • Ha difficoltà nella pianificazione e nella composizione di un testo scritto.
  • Ha difficoltà nella sintassi e nella punteggiatura quando scrive.
  • Ha difficoltà a riassumere ed a sintetizzare.
  • Ha difficoltà a prendere appunti o a copiare dalla lavagna.
  • Rimanda o evita di fare attività che richiedono la lettura e la scrittura.
  • Non completa i compiti per casa.
  • È lento a rispondere alle domande, soprattutto a quelle aperte (che richiedono una risposta articolata).
  • Ha difficoltà nella memorizzazione. 22 1
  • Continua a pronunciare male alcune parole.
  • Si confonde nell’usare parole lunghe (ad es. “deduzione” al posto di “detrazione”).
  • Ha difficoltà a ricordare i nomi di alcune parole, o oggetti, o nomi di persone familiari.
  • Ha limitate competenze nel pianificare e organizzare le attività.
  • Ha difficoltà nella gestione del tempo.
  • Ha più difficoltà nelle materie letterarie.
  • Ha una bassa autostima e poca fiducia in se stesso.
  • In classe disturba, fa il buffone, oppure è troppo calmo.
  • Può essere emotivo o ansioso in merito ai suoi problemi scolastici, nella lettura, nella scrittura e nella matematica.
  • Può essere ipersensibile, emotivo e aspirare alla perfezione.
  • Può avere difficoltà nei rapporti sociali con i compagni e/o gli insegnanti.
  • C’è una notevole “discrepanza” tra la sua vivace intelligenza, le intere ore pomeridiane dedicate allo studio ed il suo rendimento scolastico.
  • I professori spesso riportano che a scuola è facilmente distraibile, spesso non porta a termine i compiti scritti perché “rimane indietro” e non riesce a rispettare i tempi di consegna.

Questi comportamenti non costituiscono un indice diagnostico ma solo un indicatore di una possibile presenza di un Disturbo Specifico di Apprendimenti